NIS 2: gli obblighi di base spiegati alle PMI
La cybersicurezza è diventata una priorità strategica anche per le piccole e medie imprese italiane (PMI). Con l’entrata in vigore della direttiva europea NIS 2 e la pubblicazione degli obblighi minimi da parte dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), le imprese non possono più permettersi di ignorare la protezione dei propri sistemi informatici.
In questo articolo spiegheremo in modo semplice e chiaro cosa prevede la NIS 2, quali sono gli obblighi base introdotti dall’ACN e cosa devono fare le PMI per essere conformi, anche senza avere competenze tecniche specifiche.
Cos’è la Direttiva NIS 2 e perché riguarda anche te
La Direttiva NIS 2 (Network and Information Security 2) è una normativa europea che aggiorna e rafforza la precedente Direttiva NIS del 2016. Il suo obiettivo è migliorare la resilienza informatica di aziende e organizzazioni in tutti i settori considerati essenziali o importanti, estendendo l’ambito d’applicazione anche a molte PMI.
A differenza della prima versione, la NIS 2 coinvolge un numero molto più ampio di imprese e introduce obblighi precisi e controllabili, con possibili sanzioni in caso di inadempienza. La normativa si applica a realtà che gestiscono dati, sistemi IT o servizi digitali strategici per il funzionamento del mercato e della società.
Il ruolo dell’ACN e gli obblighi minimi
In Italia, la Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha il compito di attuare la direttiva NIS 2. A tal fine, ha pubblicato un documento con gli obblighi minimi di cybersicurezza che ogni azienda coinvolta deve rispettare. Questi obblighi riguardano sia gli aspetti tecnici sia quelli organizzativi e gestionali.
Ecco i principali requisiti imposti:
- Governance della cybersicurezza
Le imprese devono individuare un referente interno per la sicurezza informatica, anche esterno all’organico ma con un ruolo definito. - Gestione dei rischi
Occorre valutare periodicamente i rischi informatici e adottare misure per ridurli, come backup regolari e controllo degli accessi. - Piani di gestione degli incidenti
È necessario avere un piano per reagire prontamente a eventuali attacchi informatici, compresa la segnalazione degli incidenti all’ACN. - Formazione del personale
Tutti i dipendenti devono essere informati sui rischi digitali e formati per riconoscere comportamenti pericolosi, come email di phishing. - Protezione della rete e dei sistemi
Devono essere adottate misure tecniche di base, come firewall, antivirus aggiornati e segmentazione della rete.
Queste misure non richiedono necessariamente investimenti elevati, ma vanno pianificate e integrate nella gestione quotidiana dell’impresa.
Perché anche le PMI devono adeguarsi
Molti imprenditori credono che la cybersicurezza sia un problema solo per le grandi aziende. Niente di più sbagliato. Le PMI sono bersagli sempre più frequenti di attacchi informatici, proprio perché spesso meno protette. Inoltre, se si opera in un settore considerato “essenziale” o “importante” (come sanità, energia, trasporti, fornitori IT, ecc.), il rispetto degli obblighi NIS 2 diventa obbligatorio per legge.
Adeguarsi alle nuove regole significa:
- Prevenire danni economici e reputazionali
- Evitare sanzioni amministrative
- Aumentare la fiducia di clienti e partner
Come iniziare il percorso di adeguamento
La conformità alla NIS 2 e agli obblighi ACN può sembrare complessa, ma è un percorso graduale. Per iniziare, è utile:
- Effettuare un audit di cybersicurezza per capire lo stato attuale
- Identificare le misure minime già in atto e quelle mancanti
- Definire un piano di adeguamento, con scadenze e priorità
- Valutare l’affiancamento di un partner specializzato, come CYBERTO, per la consulenza e l’implementazione tecnica
Una spinta verso la cultura della sicurezza
La NIS 2 rappresenta una svolta importante: non si tratta solo di adeguarsi a un obbligo di legge, ma di costruire una cultura della sicurezza digitale. Questo è un vantaggio competitivo, non un costo. Le imprese che proteggono i propri dati e sistemi proteggono anche il loro futuro.
Secondo un recente rapporto dell’ENISA (Agenzia dell’Unione europea per la cybersicurezza), la mancanza di consapevolezza e formazione interna è una delle cause principali degli incidenti cyber nelle PMI.
Conclusione
Gli obblighi introdotti dalla direttiva NIS 2 e dall’ACN non sono solo un adempimento normativo, ma un’opportunità per rendere le piccole e medie imprese italiane più sicure, efficienti e resilienti. Con l’aiuto giusto e una strategia chiara, anche le PMI possono affrontare con successo questa sfida.
CYBERTO, specializzata in cybersicurezza per le piccole e medie imprese italiane, può supportarti in tutte le fasi di adeguamento alla Direttiva NIS 2, assicurando che la tua azienda sia sempre protetta e in linea con la normativa vigente.